“Un uomo delle istituzioni, le istituzioni deve rispettarle sempre”: l’appello ha scaldato le cento piazze di domenica scorsa, 13 febbraio. E’ partito dalle donne, riguarda il presidente del Consiglio e la dignità del nostro paese: “Se non ora, quando?”. Quello slogan continua ad essere attuale anche dopo quella memorabile giornata di protesta? “Certo che lo è, si tratta di un movimento non estemporaneo ed è importante il contributo che può dare la nostra associazione”, dice Paola Lanzon, responsabile del Coordinamento donne Uisp. “E’ stata una mobilitazione particolare e si tratta di coglierne il senso complessivo e di trasformarlo in azione quotidiana. L’Uisp è portatrice di una cultura storica delle pari opportunità. Per questo può contribuire ad ampliare il ventaglio della vertenza, dai diritti delle donne al rispetto tra generi. L’ambizione di questo movimento è quella di una cultura migliore per tutti, di una battaglia per una cittadinanza equilibrata e rispettosa tra uomini e donne: il tema dei diritti delle donne è lì dentro”.